La birra artigianale è frutto di una cultura ricca e variegata. È un mondo dove antichi saperi si sono saputi sposare con successo alle metodologie produttive più moderne, per dare vita a bevande dal sapore inconfondibile. È un settore in crescita costante, che negli ultimi vent’anni ha saputo conquistare un’ampia fetta di mercato, attraverso la qualità dell’offerta e la sempre maggiore diffusione.
Modalità di produzione
Le birre artigianali vengono realizzate in stabilimento di piccole dimensioni e che non superano un certo quantitativo annuo. Normalmente, si tratta di una produzione inferiore ai 100.000 ettolitri all’anno.
Ma non si tratta solo di una questione di quantità. La differenza principale tra una birra industriale e una prodotta artigianalmente risiede nel fatto che, in quest’ultima, non viene effettuato il processo di pastorizzazione e la filtrazione, che servono a “stabilizzare” gli ingredienti e rendere la birra un prodotto a lunghissima scadenza.
Questi processi industriali, necessari per la commercializzazione su larga scala, hanno però l’effetto di rimuovere parte del sapore, aroma e carattere della birra.
Nel processo produttivo artigianale si realizza così una bevanda che mantiene tutte le sue caratteristiche. In linea di massima, queste birre hanno bisogno di essere conservate con maggior cura, senza essere esposte a temperature eccessive e hanno una data di scadenza di circa 1 o 2 anni.
Le “artigianali” più famose
Frutto dell’eccellenza del Bel Paese, ecco di seguito un elenco di birre artigianali, con nomi inglesi per rispetto della tradizione, ma italianissime per produzione e che vale assolutamente la pena di assaggiare:
- la Pale Ale di Hammer, prodotta a Villa d’Adda
- Mango Split, prodotta da Ritual Lab in provincia di Roma
- Zest, prodotta da Extraomnes a Varese
- Barry’s Bitter, di Hilltop in provincia di Viterbo, a Bassano Romano
Un’opportunità di business
Nell’arco di meno di vent’anni, i birrifici di piccole dimensioni presenti sul territorio italiano si sono letteralmente moltiplicati, passando da un paio di centinaia a più di mille. Questo incremento è dovuto alla sempre maggior richiesta di prodotti di qualità, che ha spinto molti piccoli imprenditori a investire in questo settore.
La chiave del successo è avere passione, una grande competenza e saperle tradurre nella preparazione di bevande con caratteristiche uniche e speciali. Inoltre, serve uno spiccato senso imprenditoriale, in quanto la concorrenza è molto agguerrita.
Dove si beve la birra artigianale? Nelle grandi città ci sono locali dedicati alla degustazione delle più diverse varietà di birra, sia italiana che straniera. Si tratta di birrerie dove è possibile consumare la bevanda oppure acquistarla per berla poi a casa. Chi gestisce questi locali è spesso un appassionato che saprà fornire tutte le informazioni su provenienza e caratteristiche di ogni singolo prodotto..
Alcuni esempi di questi veri e propri “templi” della birra sono i pub Triple e Baladin a Milano, oppure l’Artisan, il Gentle Boozers e l’Osteria della Birra del Borgo a Roma.